martedì 19 aprile 2011
Pomodori e zucche nel deserto
Non piove da quasi un mese. Le perturbazioni passano ai lati, scaricando un minimo di acqua. Qui, il nulla. Sembra la nuvoletta di Fantozzi al contrario. In compenso fa caldo, molto caldo. A parte la parentesi di freddo di pochi giorni fa. Adesso la temperatura e` tornata a salire. Tutto questo per dire cosa?
Le piantine nel semenzaio col caldo equatoriale di questo aprile, sono cresciute come palme. Andavano messe a dimora nel campo. O meglio nel deserto, che si trova dove una volta c'era terra quasi fertile.
L'anno scorso ero qui a lamentarmi del maggio piovoso. E adesso mi lagno dell'aprile secco. Non sono mai contenti questi ortolani. E a pensarci bene, meglio il secco. Se piove troppo non ci puoi fare molto. Se manca l'acqua la puoi sempre portare.
Certo e` un lavoro ingrato, e le scorte non sono eterne. Recupero acqua piovana dentro a delle cisterne. Ma se non piove, il consumo di acqua cresce. E le cisterne sono sempre piu` vuote. Il meteo promette pioggia per venerdi`. Vedremo se avra` ancora il coraggio di mancarmi.
Intanto si va avanti. Ho piantato trentanove gambe di pomodoro. E otto piantine di zucca. E via, avanti e indietro coi secchi d'acqua. Per rendere possibile il miracolo di far diventare fertile il deserto.
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3 commenti:
Per fortuna l'acqua non mi manca,quindi meglio il secco,con questo caldo magari arriva un nubifragio che ci spazza via tutto.
anch'io sono già ad imprercare il tempo, le fave non fioriscono più, la bietola sta andando in seme ed il raccolto è stato misero. Con il terreno che mi ritrovo se non piove sono rovinato!!
@ Blogredire
Pensa anche a noi poveri ortolani proletari, senza acqua. ;-)
@ Harlock
Come ti capisco. Ma in questo caso preferivo essere ignorante.
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