martedì 30 settembre 2008

Peperoncino mania


Nonostante giugno sia stato disastroso quest'anno, non mi posso lamentare del raccolto di peperoncino. Ormai da anni coltivo una varieta` i cui semi mi sono stati regalati da un amico del Piemonte. Che a sua volta li ha portati dalla Grecia. Le piante arrivano a circa 60-70 cm. Il peperoncino si presenta di forma allungata e colore rosso vivo, e` piuttosto grosso intorno ai 7-8 cm di lunghezza.

Ogni anno metto da parte i semi come una brava formichina. Dopo aver ottenuto le piantine, ne ho messo nel campo otto. Una e` stramazzata subito a causa delle piogge e del freddo di giugno. Le altre sette sono a tutt'oggi in produzione.

Il peperoncino una volta attecchito non necessita di particolari cure. Non richiede grandi quantita` d'acqua, e non e` facilmente soggetto ad attacchi da parte di parassiti. Questo ne fa il candidato ideale anche per un vaso sul balcone. Come pianta ornamentale non ha niente da invidiare a nessuno, e in piu` vi da' i frutti ;-)

Le sette piante mi hanno rifornito per tutto l'inverno e sono anche riuscito a darne un po' ad amici e parenti. Cosa che fa sempre molto piacere. Il bello del dare.

Io il peperoncino lo uso in due modi. Lo prendo fresco e dopo averlo ben lavato lo faccio a pezzettoni e poi lo metto in una bottiglia di olio. Rigorosamente extravergine. Il resto lo lego in piccoli mazzi che metto a seccare. E` molto importante non mettere il peperoncino a seccare direttamente al sole. Va benissimo un luogo fresco e ben ventilato, ma che sia all'ombra.


Quando e` ben secco lo passo nel frullatore. Senza ridurlo in polvere, una passata veloce. Ed ecco il mio bel peperoncino pronto per farmi piangere.

Il segreto per coltivare un peperoncino veramente cattivo e` ...
... ve lo dico l'anno prossimo :-P ciao.


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lunedì 29 settembre 2008

Finocchi e talpe

Molta gente ha un'idea romantica dell'agricoltura. Pensa alla terra come ad una madre amorevole che non ha altro scopo se non quello di regalarci i suoi frutti. Mi secca dover distruggere questa favola, perche` in fondo mi piacerebbe che fosse veramente cosi`. Devo anche aggiungere, per non scoraggiare i neofiti, che coltivare la terra puo` dare grossissime soddisfazioni.

Ma tutte queste emozioni, e naturalmente tutti questi frutti, si possono ottenere solo versando sangue sudore e lacrime ben uniformemente su tutto il terreno da coltivare. Tranquilli sto esagerando, altrimenti non ci sarebbero piu` orti.

C'e` pero` un fondo di verita`. Le difficolta` sono proporzionali all'estensione e al tipo di orto. Qualche vaso con insalata e carote sul balcone, non sono un grosso investimento di tempo e fatica. Un appezzamento di 3000 metri quadri, riesce a rompere le schiene piu` solide.

Il disastro di oggi si chiama talpa. O almeno la talpa e` il maggior indiziato ( Non ci sono talpe nei vasi sui balconi, a meno che qualcuno non ce le metta di proposito). Cosi` dopo il flagello afidi, ecco che i finocchi sono stati visitati da questa simpatica amica.


Credo che la talpa si sia trovata la radice del finocchio proprio nel mezzo del suo scavo. Risultato? Mi ritrovo con un finocchio senza piu` radice che giace morente. La sua fine e` segnata, il cumulo sara` la sua tomba.

Il primo impatto e` una forte inc******ra. Che pian piano passa, e cede il posto a piu` miti riflessioni. In fondo ci sono ancora molti finocchi, e la talpa non ha fatto che seguire il suo destino. Forse sono io che ho sbagliato il posto dove seminare il finocchio?

A questo punto che dovrei fare? Uccidere l'amica talpa? Per un solo finocchio? Che dovrei fare allora a tutte quelle persone che mi hanno fregato ben piu` di un finocchio? E con l'aggravante della premeditazione.

Per ora la talpa e` salva. Cerchero` di farla sloggiare con metodi meno cruenti. Il famoso bastone piantato nel terreno con la bottiglia di plastica, sembra non funzionare a dovere. Non ho mai provato con gli odori. Infilare una testa di aringa nella tana, mi fa ribrezzo solo a pensarci. Lo straccio imbevuto di benzina non vorrei che fungesse da diserbante. Cosi` al posto dei danni della talpa mi becco i danni da intossicazione da piombo.

Per ora studio le mosse del nemico e aspetto.


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sabato 27 settembre 2008

Dillo alla luna


Chi alzando gli occhi al cielo in una bella notte d'estate non si e` mai fermato per qualche istante a guardare al luna? Cosi` bella, cosi` poetica. Fin dai tempi piu` antichi ha stregato la fantasia dell'umanita`. Le storie e le leggende sulla luna sono innumerevoli e sono presenti pressoche` in tutte le culture del pianeta.

Ma quanto sono influenzate dalla luna le colture dei nostri orti? Non e` difficile procurasi un calendario lunare in cui sono segnati i periodi in cui si puo` seminare con la luna "giusta". In moltissimi libri sull'orticultura si trovano chiare indicazioni di come vadano seguite le fasi lunari per ottenere un ottimo raccolto. La stragrande maggioranza degli orticultori "casalinghi" ha una fiducia cieca in queste teorie.

Ma la realta` e` totalmente diversa. La luna, come ormai da anni non mi stanco mai di ripetere, non ha alcun tipo di influenza sulle semine. Ne sulla crescita, ne sull'abbondanza del raccolto. Io guardo alla mia di luna per seminare. Come spesso ripeto ai "colleghi", che mi guardano tra il divertito e lo scandalizzato.

Tutti mi ripetono la solita solfa. Parlano di quell'anno in cui hanno provato a seminare le carote con la luna sbagliata, ed e` stato un disastro. La verita` e` che si ricordano solo gli episodi che avvallano la teoria lunare. Nessuno parla mai di quando anche seminando con la luna giusta il raccolto e` latitante. E meno che mai sono disposti a parlare di quando con la luna sbagliata hanno avuto un ottimo risultato.

Per approfondire l'argomento visitate questa pagina sul sito del cicap, dove c'e` un interessante articolo di Silvano Fuso.



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Ne resterà uno solo


L'unica frutta che rimane ancora da cogliere sono i cachi. Si tratta di una piccola pianta di appena due anni. Quest'anno e` la prima volta che fruttifica. Ha avuto un'abbondante fioritura, ed e` stata molto generosa coi frutti. Purtroppo li ha persi quasi tutti. Ma gli esperti dicono che e` normale per il caco. I pochi sopravvissuti promettono bene.


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Mele e pere

Oggi abbiamo finito la raccolta delle mele e delle pere. Davvero e` incredibile la quantita` di frutta che riesce a produrre un singolo albero. Vien voglia di gridare al miracolo. Ecco una serie di foto di mele e pere durante e dopo la raccolta.




Qualcuno conosce il nome di questa varieta` di mela ?




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Cresce bene la variegata


Ecco l'insalata di cui ho gia` parlato. Sta crescendo molto bene. Ha gia` preso la tipica colorazione rossastra delle foglie.


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venerdì 26 settembre 2008

Raccolta delle mele gialle


Settembre il mese della raccolta. Abbiamo cominciato con quelle gialle. Non c'e` niente di piu` bello di quando, dopo mesi di fatica, si viene ricompensati con la soddisfazione di un buon raccolto. Si torna dal campo con le cassette piene, con addosso la fatica felice del buon contadino.


La cosa che preferisco sopra ogni altra, e` andare nel campo, cogliere un frutto dalla pianta e sedermi tranquillo a gustarlo. Ti senti in pace col mondo, e la frutta prende un sapore piu` dolce. La stessa frutta mangiata altrove, pur restando squisita, perde quella nota di estatico che si riesce a cogliere solo se la si mangia in loco. Lo hanno capito molto bene i due amici nella foto qui sotto. Ultimo pasto, il self-service chiude. :-)


Adesso non rimane altro che aspettare che le foglie cadano per incominciare la potatura. Ma di questo parleremo piu` avanti.


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mercoledì 24 settembre 2008

Afidi 0 TroppoBarba 1

Dopo la mia empirica e approssimativa disinfestazione dei finocchi, sembrerebbe che il primo round sia stato vinto dal Barba. Ma la partita e` ancora lunga e quelle maledette bestiole hanno risorse illimitate.


Per ora mi limito a godermi la vittoria, guardando la piante nel loro ritrovato vigore. Ma la guardia resta alta.


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Disastro cavolfiore

Ebbene si, adesso lo sapete. Coltivare un orto non e` tutto rose e fiori di zucca. Ci sono anche i momenti no. Sarebbe facile, al meno qui, tenerli nascosti e mostrare solo il meglio. Ma la mia onesta` intellettuale me lo proibisce.

Abbiamo piantato 18 piantine di cavolfiore, piu` o meno era la meta` di agosto. Di quelle 18 solo 5 coraggiose resistono, di cui solo 3 hanno buone speranze di dare frutto. Le altre hanno fatto questa fine:

La radice e` stata mangiata. I possibili colpevoli vanno cercati fra talpe, insetti e mostri aniba.
Questi sono episodi tutt'altro che rari. La tempra del perfetto orticultore deve essere d'acciaio. Non ci si deve arrendere mai. E` troppo tardi per pensare di ripiantare i caduti. Ma e` cosa certa che l'hanno venturo i cavolfiori non mancheranno all'appello.

(P.S. Cavolfiore che ho sempre chiamato broccola.)



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martedì 23 settembre 2008

Compostaggio

Dopo aver tolto di mezzo le piante di zucca, resta il problema dello smaltimento. Dove le metto? Credo che tutti saranno felici di sapere che questo in realta` non e` un problema. Per molti aspetti e` una vera benedizione. Vado subito a chiarire la questione.

Ecco un immagine dell'immane ammasso vegetale. La foto non rende giustizia. In altezza mi arriva alla spalla. E come lunghezza direi intorno agli otto nove metri.


Ci vorrebbe un furgone per poterlo portare via. Ma solo un pazzo si farebbe scappare questo tesoro. E ora vado a svelarvi un segreto che poche persone sul pianeta conoscono. Tutti i residui organici dopo il giusto tempo diventano concime. Ottimo concime, il migliore.


Vedete nella foto qui sotto quel mucchietto nero in alto a destra? Quello che se confrontato con la testa del biscione-zucca sembra un badile di terra? Forse pochi mi crederanno, ma quello e` il biscione-zucca un anno dopo.


In soldoni si tratta di un cumulo che ha raggiunto la maturita` ed e` diventato compostaggio, ovvero fertilizzante. Pappa per le piante. Come si arriva a questo risultato. Semplice, basta avere spazio, tempo e un po' di pazienza.

Un cumulo in uno spazio aperto resta per me la soluzione migliore. E' piu` facile da gestire, si composta meglio e si vede il cumulo che cambia (l'importanza della didattica). Se non avete molto spazio vanno bene anche quei cassoni verdi che ormai si trovano in tutti i centri per giardinaggio.

Cosa si mette nel cumulo? I puristi hanno la loro lista delle cose proibite. Io non sono un purista. Nel cumulo ci metto tutto quello che e` organico. Tutte le piante che tolgo dall'orto: zucche, pomodori, melanzane, peperoni, cornetti, fagioli, zucchine, etc. Tutta la frazione umida casalinga: avanzi di cibo, bucce di frutta e verdura, la cacca del vecchio cane. Tutta l'erba che taglio in giardino. Tutta sta roba per tutto l'anno per avere quella manciata di compost maturo.

E` impressionante vedere come si riduce di volume. A un qualcosa di zen che mi cattura. Pur buttando tutto sul cumulo il ricavato non basta a coprire il fabbisogno del terreno che si coltiva. Per questo si ricorre al sovescio, ma visto che io non lo faccio non mi dilungo sull'argomento.

Un commento a parte meritano le foglie. Si possono compostare ma il loro tempo di maturazione e` molto lungo, si parla di anni. Una soluzione e` quella di triturarle. Usando un biotrituratore non solo per le foglie ma per tutte le parti dure o legnose si risparmia molto tempo sulla maturazione del compost. Non dimenticate di rivoltare il cumulo almeno ogni tre mesi.

Questo e` solo un accenno alla misteriosa arte del compostaggio, ne parleremo piu` in particolare man mano che il cumulo andra` avanti nel suo cammino verso la trasformazione in compost.

Se volete approfondire subito visitate questa pagina di wikipedia. Compost.


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lunedì 22 settembre 2008

Mele gialle


Ecco qua due belle mele. Le volevamo gialle. Sono proprio gialle. :-)







Zucche ci vediamo l'anno prossimo


Ecco il campo con le belle piante di zucca. Il meglio e` comunque al mattino, quando tutti i fiori sono aperti. Questa foto invece e` stata fatta la sera, pochi minuti prima che cominciassimo a togliere le piante e ovviamente le zucche. Solitamente non aspettiamo fino al 22 settembre per la raccolta delle zucche. Purtroppo pero` giugno non e` stato generoso, almeno qui al nord. Cosi` si e` deciso di ritardare il piu` possibile la raccolta.



Ecco il campo a lavoro ultimato. Certo rimangono ancora molte erbacce, ma delle zucche non c'e` piu` traccia. Nonostante il tempo non ci sia stato amico, siamo riusciti a raccogliere 43 zucche. Non tutte belle, non tutte grandi, ma tutte zucche ;^)

Zucche ci vediamo l'anno prossimo.


domenica 21 settembre 2008

Calabroni e mele

Appena ripreso dallo shock degli afidi, ecco che scorgo sul melo un altro scroccone. Un grosso calabrone stava pasteggiando con una bella mela rossa. Avranno mai fine questi miserabili parassiti?



Pero` a guardarlo bene anche il calabrone ha il suo fascino. E in fondo uno mela piu` una mela meno non e` che mi cambia l'esistenza. Vabbe` non mi resta che augurargli buon appetito!

Afidi e finocchi

Solita passeggiata domenicale nel campo. Purtroppo la sorpresa che mi aspettava non era delle migliori. Afidi. Sui poveri finocchi nere colonie dell'infame parassita. Che fare? Chimica o non chimica ? Questo e` il dilemma. Per il momento mi sono limitato ad una empirica e approssimativa disinfestazione manuale.


Quel grumo nero e` la colonia di afidi.


Finocchi che fino a ieri non erano niente male.



sabato 20 settembre 2008

Variegata di chioggia

L'insalata non puo` mai mancare in tavola. Coltivarla non necessita di particolari accorgimenti. Io la considero un'erbaccia commestibile. Dopo aver preparato con cura il terreno e` sufficiente bagnarla con regolarita` per ottenere ottimi risultati.

Ho seminato direttamente sul terreno una bustina di semente di variegata di chioggia. Poi quando le piantine hanno raggiunto la giusta dimensione, le ho ripiantate per distanziarle in maniera ottimale.

Da una bustina si ottengono quantita` industriali di piantine. Io ne ho ripiantate 104, ne ho dato parecchie a parenti e amici, e ne sono rimaste ancora una cifra dove le ho seminate. Nei prossimi giorni provvedero` a sfoltirle, in maniera da garantire uno sviluppo decente al maggior numero di piantine.

Eccola appena ripiantata.

Il giorno dopo soffre un po'.


Ma si riprende :-)

E ogni giorno migliora.

Primo post

Eccomi qui alle 24.30 di sabato sera alle prese col mio primo post. Avevo deciso di scrivere un'introduzione al blog. In cui avrei spiegato le alte finalita` morali e pratiche che mi spingevano ad aprirlo. Non e` detto che non lo faccia, ma non stasera. Il titolo mi sembra gia` abbastanza esplicativo. Semplicemente voglio tenere un diario della mia passione per la coltivazione di frutta e verdura. Niente di accademico o perle di saggezza. Io non sono un guru dell'orticultura.


Ecco la prima foto. Una bella zucca, raccolta pochi giorni fa.


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