domenica 21 giugno 2009
Cipolla e pesche
Finite le ultime cipolle dello scorso anno, ho raccolto la prima di questo duemilanove. Raccogliere le cipolle non e` come tagliare l'insalata. Se ne stanno li per mesi, a ingrassare placide. E tutti quelli che passano si fermano e dicono "caspita che cipolle!". Scegliere quale cipolla cogliere per prima non e` cosa facile. Le ragione ti impone di prendere la piu` grossa. Scelta logica e razionale. L'ego ti sussurra di scegliere la piu` piccola, per non deturpare il monumento al tuo impareggiabile successo.
Fra l'imposizione della ragione e i sussurri dell'ego, mi e` capitata fra le mani una "media". Un compromesso, un colpo al cerchio e uno alla botte. Ma ormai il momento della raccolta e` vicino. Piccole grosse e medie verranno raccolte tutte e appese per l'inverno. Al loro posto verra` messa un altra coltura. E` il cerchio della vita che non si ferma mai.
Tre pesche. Primo per dar un po' di sollievo alla pianta. Lasciare troppi frutti mette sotto forte stress le piante. Secondo per evitare, come mi e` gia` capitato in passato, di vedere i rami spezzarsi sotto il peso dei frutti. Terzo avevo una voglia matta di pesche. Che dire? Non certo il massimo per me che la frutta la odoro solo se molto matura. Ma lasciatemi gongolare, che profumo, che aroma, che polpa, che pesche... troppo profumate, troppo saporite, TroppoBarba.
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