giovedì 23 aprile 2009
Grandine
Nella foto sopra potete vedere un buco con uno zucchino intorno. Oggi alle tre e mezza circa c'e` stata una potente grandinata. Sono rimasto lì impotente a guardare fuori. Con lo stomaco che si stringeva. I parassiti li puoi combattere, puoi intervenire in varie maniere per curare le tue piante.
Ma cosa puoi fare di fronte ad un improvviso e imprevedibile evento distruttivo? Niente, stai a guardare e aspetti che finisca per fare la conta dei danni. Io la grandine non la capisco. A cosa serve? Che posto occupa nel grande piano della natura? Qualcuno puo` illuminarmi?
Dopo ho fatto la triste constatazione dei danni. Non e` stato disastroso come mi aspettavo, ma comunque non e` che mi abbia reso felice. Ci sono ancora i segni della grandine del 2007 sulle piante. Segni che non sono ancora riuscito a eliminare del tutto. Fortunatamente questa volta non ha intaccato i rami e il tronco degli alberi.
Kiwi: Forse i piu` colpiti. Molti rami nuovi spezzati. Moltissimi boccioli a terra, e foglie rotte. Confido nella forza di questa pianta, ma credo che la stagione sia compromessa. Speriamo almeno che la qualita` sia buona.
Albicocche: Sono stati toccati i frutti. Vedro` nei prossimi giorni quanto e` profonda la ferita.
Zucchine: Vedi foto. Disastro, non so se ce la faranno. Ho gia` rimesso alcuni semi nei vasetti.
Patate: Foglie rotte. Ma qui credo che il danno sia minimo. La patata ha tutto il tempo per rifarsi, spero.
Aglio, cipolle, scalogno: Foglie rotte.
Ciliegie, mele, pere, pesche: Frutti toccati e segnati.
Mi rincuora almeno che gli adorati pomodori erano al sicuro nella veranda. Insiemi alle zucche, che sono davvero belle quest'anno. Prepotenti e` l'aggettivo giusto, crescono a vista d'occhio. Cosi` come peperoncini e anguria. Domani comunque e` un altro giorno.
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2 commenti:
Se ti può consolare, prima o poi racconterò cos'è successo alle mie piante di melone subito dopo la mia partenza.
Non puoi lanciare il sasso e nascondere la mano. Adesso sono stracurioso. Racconta, o qui o sul tuo blog, ma racconta. Please.
Ciao.
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