Passata l'ondata delle semine posso lasciarmi andare a un po' di riposo. Solo un po' pero`, altrimenti spezzo il ritmo. Innaffio e aspetto con fiducia che spuntino i fagioli, i fagiolini e le biete. La seconda semina degli zucchini va a gonfie vele. E le zucche che ho messo a dimora sembrano promettere miracoli.
Sembrerebbe tutto a posto. Se non fosse che la mia traballante stabilita` psichica ha subito un altro grave attacco. Ho passato il ponte del primo maggio nel campo. La domenica ero la` con la motozappa, come ho scritto in questo post. Ho lavorato la terra con impegno e precisione.
Prima preoccupazione avere un terreno sano e ben lavorato. Poi navigando per i blog dei colleghi telematici mi imbatto in questo post. Mi incuriosisce e chiedo, funziona? Mi dicono di si, ha pure un nome: no-till. E infatti basta una breve ricerca sul web per documentarsi sulla faccenda.
Ecco cosa dice wikipedia, e` in inglese, in quella italiana non e` ancora stata inserita la voce. Niente lavorazioni, niente domeniche a fresare. Solo il meglio che la natura puo` dare. Resto un po' scettico. Voglio vedere i risultati prima di gridare al miracolo.
Forse sono troppo legato alla figura eroica di un ortolano che sacrifica tutto alla cura maniacale delle sue verdure. Personaggio piu` adatto alla letteratura che alla vita reale. Che posso farci sono un romantico.
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