martedì 23 agosto 2011

La tenacia del peperoncino


Una foto dice molte cose. Ma a volte per capire veramente a fondo serve anche qualche parola. Ecco come quella che all'apparenza e` una normale pianta di peperoncino e` in realta` una tenace pianta di peperoncino.

Quall'affare giallo in cui affondano le radici del peperoncino e` una comunissima tanica. Non ricordo cosa contenesse all'origine. Sono anni che mi gira attorno. Finche` un giorno di quattro anni fa l'ho tagliata e riempita di terra.

Molti sanno della mia passione per l'allevamento da seme. E` quasi una mania. Vedo un seme lo pianto. Solo che per ragioni ancora da chiarire pianto sempre molti piu` semi rispetto alle piante che mi servono.

Seguendo la formula n*2*x. Dove n e` il numero di piante che mi servono. Due e` un coefficnete arbitrario di moltiplicazione. E x e` un numero qualsiasi da 1 a 100 che varia a seconda del mio umore.

Capita cosi` molto spesso che io abbia piu` piantine di quelle che mi necessitano. Se calcolo di piantare otto piantine di peperoncino, non e` raro che mi trovi anche con trenta pianticelle.

Buttarle e` sempre l'ultima spiaggia. Prima cerco di dislocarle agli amici, anche usando le piu` miserabili menzogne. Poi comincio a metterle a dimora nei posti piu` imbrobabili. Infatti ho piante di fragole in ogni dove, ma questa e` un altra storia.

Ed e` cosi` che quattro anni fa una pianta di peperoncino e` finita nella tanica gialla tagliata e riempita di terra. Dove sta la tenacia vi chiederete. Orbene da quell'anno il peperoncino e sempre rinato spontanemente nella tanica.

I frutti maturi non colti cadono e forniscono la semente per l'anno successivo. E incredibilmente a fine agosto di ogni anno ci sono i peperoncini maturi. I miei unici interventi si limitano a togliere le poche erbacce e a buttare un mestolo d'acqua nei momenti piu` critici.

Il peperoncino e` una pianta tropicale e mi pare incredibile che per quattro anni di fila sia riuscito a completare il suo ciclo vitale qui nella fredda pianura padana.

E questo mi porta alla mente il caldo di questi giorni e le incredibili operazioni messe in atto dai colleghi ortolani. Irrigazione selvaggia senza sosta, ad ogni ora. A costo di sembrare presuntuoso voglio dire la mia.

Non irrigate nelle ore calde. L'acqua fa da lente per i raggi solari e brucia le foglie. Inoltre porta il calore superficiale in profondita` scottando le radici. Se la pianta e` in soffrenza molto meglio ombreggiarla che irrigarla. E ricordate che un terreno ben zappettato e molto meglio di uno troppo irrigato. E ci sta pure la rima, tie`. ;-)


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3 commenti:

Zappatore a Tokyo ha detto...

Che meraviglia, pure io sono un rapace di semi quindi ti capisco in pieno.
Sarei curioso di sapere dove hai piantato le fragole?
Qualche vicino s'e' visto spuntare fragole in giardino? ^_^
Porgi i miei rispetti al tuo stoico peperoncino, io ho un prezzemolo che fa lo stesso.

kermitilrospo ha detto...

quest'anno ho usato i semi di alcuni peperoncini che avevo appesi in cucina a seccare da "2 anni"!!. ebbene in questo momento ho l'orto pieno di peperoncini. Tu come li conservi/consumi ??

TroppoBarba ha detto...

@ Zappatore a Tokyo

Grazie, troppo gentile. Ci hai quasi preso. :-)

@ kermitilrospo

Per la conservazione, una parte li faccio seccare e poi li trito. Faccio anche un salsina. Metto i peperoncini a pezzi in acqua e aceto. Lascio per 24 ore, poi trito e aggiungo olio di oliva. Per il consumo di solito uso la bocca. ;-)

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