mercoledì 31 marzo 2010

Piselli a colazione


Eccoli! Piccola sorpresa sotto il tessuto non tessuto. In effetti e` gia` qualche giorno che sono spuntati, ma aspettavo che fossero piu` fotogenici prima di immortalarli in una immagine. Le piogge di questi giorni hanno fatto molto bene ai piselli. Male per altre colture e per alcune piante da frutto, ma bene almeno per loro.

Il maltempo di ieri non ha fatto praticamente nessun danno qui. Ma mi hanno riferito che in zona ci sono posti dove la grandine era talmente tanta e fine da sembrare una nevicata. Altri dove e` caduta grossa come ciliegie. Con le grandinate va sempre cosi`, in un luogo e` un disastro e dopo un metro non e` neanche bagnato.



Fantastico. Questo prugno ogni anno mi lascia a bocca aperta. Quando si dice esagerare. Non so che qualita` sia, fa parte ancora del periodo in cui non mi scrivevo i nomi delle cultivar. E fra le altre cose nemmeno l'ho piantato io. Azzarderei se dovessi buttarmi prugna Santa rosa.


.

martedì 30 marzo 2010

Ballo il twist


Si comincia col piede sbagliato. Stasera brutto temporale con tuoni, vento forte e non ci siamo fatti mancare nemmeno un po' di grandine. Qui e` passato solo di striscio. La grandine e` caduta per un paio di minuti. Ma poco distante mi hanno riferito di averla vista cadere per una ventina di minuti.

Il pensiero e` subito corso alla scorsa estate. Con l'ormai famosa grandinata del diciassette luglio. Domani il meteo promette un netto miglioramento. Intanto cerco di rilassarmi, pensando a che piccola cosa sia una grandinata in confronto con l'universo.

Questa e` la vita dell'ortolano. Si portano a casa soddisfazioni, ma a volte si lavora per niente. Non c'e` da preoccuparsi, finche` si ha la forza e la voglia di ricominciare. Non prendere la vita troppo sul serio e` l'unico modo efficace per restare uno col tutto.


.

lunedì 29 marzo 2010

Gli spinaci di Malthus


Ecco qui come si presentavano oggi gli spinaci. Son cresciuti bene e abbastanza in fretta, tenendo presente che si sono presi quella brutta settimana di freddo polare i primi di aprile. Come potete notare sono stati seminati un po' troppo spessi. E' sempre molto difficile quando si semina a spaglio trovare la giusta distribuzione. Alcune zone risultano densamente popolate, altre vuote.

Di solito per minimizzare questi problemi quando semino traccio delle linee immaginarie. Prendo una manciata di semi e disegno prima una serie di linee orizzontali e poi una serie verticale. Cosi` sono quasi sicuro che ho coperto uniformemente tutta la superficie. Meglio farlo in un giorno senza vento.

Alcune volte riesce bene altre no. Di norma calco sempre un po' la mano. Perche` e` piu` facile intervenire con un diradamento, piuttosto che trovarsi con ampie sono nude da dover riseminare.


Gli spinaci in eccesso possono essere ripiantati nelle zone libere. La distanza ottimale fra le piante di spinaci e almeno dieci centimetri. Misura che rispetto solo nelle zone dove ho ripiantato. Sfoltire fino ad arrivare alla densita` ottimale e` un lavoraccio. Avro` spinaci piu` piccoli ma con foglie piu` tenere.

Se gli spinaci ripiantati tengono, la differenza in dimensioni coi cugini che vivono nella metropoli affollata, si fara` sentire parecchio.

Il che e` anche abbastanza intuitivo. Ma voglio scomodare Malthus per rendere a pieno il concetto. Per quelli che non conoscono Malthus e la sua teoria rimando all'ottimo articolo su wikipedia. Malthus non pensava agli spinaci quando ha scritto i suoi lavori, ma spero possa perdonare questa mia libera estensione della teoria.

Mi limito a un riassunto che definire scarno e` un eufemismo. Lo spazio per gli spinaci e` limitato. Piu` sara` densa la popolazione di spinaci piu` le risorse dovranno essere divise fra piu` individui. Ogni individuo avra` solo una frazione delle risorse. Quindi per avere un ottimo raccolto e` necessario stare sotto ad una soglio critica della popolazione. Superata la quale, si avra` un pessimo raccolto. Perche` la frazione di risorse per ogni pianta non e` sufficiente per il suo sviluppo. Quindi? Piegate la schiena e sfoltite.

Diminuire la popolazione, per aumentare il raccolto.


.

domenica 28 marzo 2010

Domenica delle patate


Cosa c'e` di meglio che passare la domenica nel campo a seminar patate? Ho voluto aspettare per avere le condizione migliori. La natura, che non conosce le nostre convenzioni per i giorni, non distingue fra sabato e domenica. Oggi c'erano tutte le premesse per seminare con successo le patate. Non ci ho pensato nemmeno un attimo. Presi i fidati attrezzi di lavoro mi sono precipitato nel campo.

Il solito e ormai collaudato abile colpo di motozappa. Sistematina di fino con badile e rastrello. Tirato le corde per avere file dritte, e via con la semina. Dodici file da quindici, che fanno centottanta patate. Piu` altre venti patate messe di forza in angoli improbabili. Per avere il conforto piSSicologico di aver seminato anche quest'anno duecento gambe di patate.

Il terreno era perfetto. Non troppo asciutto, ma nemmeno tanto bagnato da rimanere unito se schiacciato fra le mani. Quindi ho potuto lavorarlo abbastanza bene, mantenendo una certa dose di umidita` che aiuta la germinazione della patata.

Dai quindici ai venti giorni per vedere le prime foglioline spuntare. Di solito a questo punto mi viene da dire "stanco ma felice". Ma oggi sono un po' piu` pragmatico e quindi dico " troppo stanco per essere triste".




Siccome non ne ho mai abbastanza. E considerando il fatto che sono dieci giorni che ho comprato le fragole. Anche se ogni persone di buon senso se ne sarebbe andata a mangiarsi un gelato, io ero li a mettere a dimora le fragole.

Il fragoleto del TroppoBarba e` finalmente una realta`. Quando i mangiatori di gelato saranno obesi e coi denti cariati, io mi mangiero` una stupenda coppa di fragole fresche... ;^)

Fragole a cui ho dovuto fornire una barriera terra-aria. Dalla terra arrivano orde di micidiali conigli mannari, pronti a rosicchiare ogni germoglio tenero e fresco. Dall'aria stormi di astutissimi corvi in attesa dei succosi frutti rossi.

Resto scoperto per quanto riguarda gli attacchi dal sottosuolo. Anche se nutro forti speranze di aver alla fine trovato un metodo per allontanare le famigerate talpe.

Annaffiare poco ma spesso, togliere i fiori per il primo mese dalla messa a dimora. Irrorare le fragole con una miscela di pazienza e perseveranza. In attesa del primo raccolto.


.

sabato 27 marzo 2010

Carpocapsa e BarbaLab


Oggi gran fermento al BarbaLab. Sono stati iniziati due importanti test per la lotta alla carpocapsa. Quel simpatico lepidottero che ha il brutto vizio di rovinare la frutta quando e` allo stato larvale. Colpisce soprattuto le pomacee. La tignola e` il suo parente stretto che si occupa in prevalenza di drupacee.

Primo fase, lotta al parassita nella fase larvale. In questo periodo la farfalla si trova ancora nel suo stato larvale. Ho usato un insetticida a base di Bacillus thuringiensis. Un batterio che dovrebbe provocare la paralisi nelle larve di questi lepidotteri. Scrivo dovrebbe perche` e` la prima volta che lo uso e non mi voglio sbilanciare sulla sua efficacia.

Seconda fase, controllo del numero delle farfalle adulte. Con una bottiglia di plastica mi sono costruito una trappola. Ho tagliato il collo alla bottiglia e l'ho infilato nella bottiglia girato. In questo modo una farfalla puo` entrare ma non riesce piu` ad uscire.

Nella bottiglia ho messo una miscela per attirare le farfalle del parassita. La miscela ha la seguente composizione. Mezzo litro di vino, mezza stecca di cannella, tre cucchiai di zucchero e sei chiodi di garofano. Il tutto lasciato macerare per quindici giorni. Dopo questo periodo l'ho diluito con un litro e mezzo di acqua e ne ho messo mezzo litro per trappola.

Ho appeso le trappole agli alberi di mela e pera. Adesso aspetto per vedere se e quanto la cosa possa funzionare. Al massimo ho dell'ottimo vin brule` per questo inverno ;^)


.

giovedì 25 marzo 2010

Comunicazione di servizio

Niente foto, dovete fidarvi sulla parola. Le pomodore che ho seminato l'altra settimana sono spuntate. Posso tirare un grosso sospiro di sollievo. Essendo la mia coltivazione di punta ho sempre una certa ansia. Non potrei superare l'inverno senza la mia scorta di oro rosso. Dieci giorni per mettere fuori la testolina, tempo di tutto rispetto. Altro segno inequivocabile che la stagione e` ormai cominciata.


.

mercoledì 24 marzo 2010

Puntuale


Otto giorni e l'aglio che ho seminato lunedi` scorso gia` fa capolino dal terreno. Le temperature in rialzo hanno dato un deciso contributo. All'appello ne mancano un paio. Spero in un momentaneo ritardo, ma penso piu` realisticamente che la talpa nel suo via vai li abbia danneggiati o spostati.

Il pluripremiato laboratorio di ricerche agrarie, il BarbaLab, ha messo a punto un altro ingegnoso piano antitalpa. Per ora non posso dare nessuna informazione. Se funziona vi prometto tutti i dettagli.

Il maltempo si avvicina a grandi passi. Il terreno oggi era al limite del lavorabile. Io faccio questa prova, prendo un po' di terra e la schiaccio nella mano. Se fa una palla compatta e` troppo umido, se sbriciola e diventa polvere e` troppo secco. Una via di mezzo fra i due estremi e` l'ideale.

Devo ancora seminare le patate e devo impiantare il fragoleto. Tirando avrei potuto fare tutto. Ma non avrei avuto le condizioni giuste, e il temporale si sarebbe abbattuto sulle semine fresche.

Ho preferito quindi aspettare che passi questa brutta perturbazione. Perdo ancora qualche giorno ma spero di imbroccare delle condizioni migliori per la semina. Come sempre e` un gioco d'azzardo. Se la indovini sei un mago, se sbagli son tutti pronti a saltarti al collo. Io ho fatto la mia puntata vediamo come gira la ruota.

Riusciro` prima o poi a postare una foto che non sia sfocata?


.