Vangare

Alcune settimane fa ho fatto un controllo medico di routine. Il medico sentendomi il cuore e` rimasto piacevolemente colpito. E mi ha subito chiesto quale sport praticassi. Calcio? Nuoto? Corre?

Pratico l'orto in lungo, l'orto in alto, i cento metri zappettati, sollevamento del letame e la maratona delle erbe infestanti.  Anche se il proverbio recita che l'orto vuole l'uomo morto, si dice anche che quello che non ti ammazza ti fortifica.

Dopo aver sparso ben bene il letame vaccino. Approfittando della bella giornata simil-primavera ho dato un bel colpo di vanga. Che col terreno pesante e argilloso che mi ritrovo e` come fare una gara di pentathlon.

Di solito prima di cominciare faccio un segno dove voglio arrivare. E siccome sono un testardo, voglio sempre fare un pezzo piu`del segno. E` quel qualcosa in piu` che rende straordinario un lavoro ordinario.

E vi assicuro che gia` il segno e` bello lontano. Alla fine mi ritrovo matido di sudore col cuore che rimbalza, i muscoli afflosciati dall'acido lattico e i polmoni in fiamme. E` il momento in cui inizio a delirare.

Oggi Troppo ha cominciato a parlare a Barba dicendogli cose del tipo "ci sono solo due modi per tornare a casa, o a lavoro finito o dentro una cassa. In ogni caso non hai scelta, continua a vangare."

Per dovere di cronaca faccio presente che oggi venti km piu` a sud c'era nebbia e zero gradi a mezzogiorno. Contro il bel sole e i sette gradi registrati qui alla stessa ora.


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