giovedì 18 agosto 2011

Amo le tarde



Ancora pochi giorni e anche le ultime pesche saranno mature. Non so dire il nome della cultivar. L'ho messa a dimora nel periodo in cui non segnavo i nomi. Posso dire che e` a pasta bianca e che la raccolta si fa nell'ultima decade di agosto.

I frutti si formano nello stesso periodo delle altre pesche. E poi se ne stanno tutta estate appese ai rami. Mantenendo la dimensione di una noce. Poi dopo la meta` di agosto cominciano a gonfiarsi. E finalmente si possono gustare.

Avere i frutti sulla pianta per parecchi mesi non e` cosa facile. Soprattuto per il cuoricino del frutticoltore. Basta poco per rovinarle. Grandine, insetti, uccelli, meteoriti, che ti fanno passare notti insonni. Ma vuoi mettere a fine agosto avere ancora delle belle pesche appena colte?

Sono sempre stato molto scettico in fatto di primizie. Non ho mai capito le gente a cui piacciono. Ti vengono incontro il due febbraio con un pomodorino mezzo verde e dal sapore inconsistente, e con gli occhi che brillano di dicono "E' una primizia". E allora? Vuoi mettere un bel pomodoro maturo colto ad agosto.

Come dice il proverbio "Suche e melù a la so stagiù." (Zucche e meloni alla loro stagione). Per questo amo le tarde.


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4 commenti:

Zappatore a Tokyo ha detto...

Concordo in pieno.

Domanda, sei pertito dal seme o dalla piantina?
Hai innestato?

p.s.
bel blog (^_^)

Harlock ha detto...

beh, non hai le primizie ma hai le tardizie :D

TroppoBarba ha detto...

@ Zappatore a Tokyo

Sono partito da una pianta innestata a radice nuda. Era il duemilaotto. Per gli innesti sono ancora nella fase di apprendistato. Conto di riuscire a fare qualcosa entro l'anno prossimo.

@ Harlock

Per un ortolano tardo ci vogliono verzure tarde. ;-)

TroppoBarba ha detto...

@ Zappatore a Tokyo

P.S.

Grazie :-)

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