lunedì 31 maggio 2010

Vento spazza via


Ci mancava solo questo ventaccio. Dopo la pioggia incessante di inizio maggio, adesso il vento non da tregua. E` necessario innaffiare tutti i giorni, perche` il vento favorisce l'evaporazione. Bagni e dopo un oretta e` gia` tutto secco.

Oggi poi e` stato particolarmente violento. E i miei poveri piselli gia` provati dalla talpa, si sono ritrovati sdraiati a terra. Anche l'unica pianta di datterini ha subito un danno ingente. Si e` praticamente spezzata a meta`.

Io credo si possa riprendere, ma sicuramente le conseguenze si faranno sentire. Forse e` per questo che tutti consigliano di mettere piu` esemplari della stessa pianta per avere un raccolto garantito?

Le patate si difendono bene dal vento. Stasera altro giro per la lotta alla dorifora. Grosso colpo all'invasore, centinaia di uovo asportate. E grosso colpo anche alla mia schiena. :-)

Intanto fra una cosa e l'altra nella frenesia di questi giorni quasi dimenticavo di segnalare i nuovi nati.





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domenica 30 maggio 2010

Vittoria

Allarme!!!

Cosa succede?

Non stare li in mezzo piccola ape qualunque siamo in allarme.

Questo l'ho capito ma perche` siamo in allarme?

L'umano dal sorriso ebete e lo sguardo sognante sta aprendo l'arnia.


Lo ha gia` fatto altre volte.

Non capisci proprio? Resterai per sempre una piccola ape qualunque. La nostra nuova regina sta per sfarfallare. E` un momento di grande eccitazione, l'umano potrebbe farle del male.

L'umano? Non farebbe male ad una mosca, figurarsi ad un ape. Io sono convinta che in qualche modo lui ci voglia aiutare. Perlomeno sta cercando una collaborazione con noi.

E come ci aiuterebbe? Rubandoci il miele?

Credo che lui ci protegga in qualche modo, e che ci faciliti alcune operazioni. Ne ho parlato coi fuchi e anche loro sono del mio parere.

Primo non e` tollerabile che una piccola ape come te parli coi fuchi. Ci vuole un po' di decenza. E poi lo sappiamo tutte che i fuchi sono dei buoni a nulla. Non devi starli a sentire. Presto li sbatteremo fuori. Ma cosa fa? Ha preso la nostra Regina. Ragazze diamogli addosso.

Cos'e` tutto questo fracasso? Non sono ancora sfarfallata che gia` cominciano i problemi? Sono la regina, ma mi si sballotta come un pacco postale. Vediamo un po' cosa c'e` fuori da questa cella reale. AHHHHHHHHHHHH. Cos'e` quello? Ha la barba, il sorriso ebete e lo sguardo sognante. Speriamo non sia un fuco.



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Tre famiglie e una regina nuova


Visita settimanale alle api. Incerta fino all'ultimo, a causa di un tempo che non sapeva decidersi. Poi verso mezzogiorno e` uscito uno splendido sole e le api sono subito uscite a bottinare.

Presi gli attrezzi del mestiere sono corso ad aprire le arnie. Ansioso di vedere lo sciame che ho preso mercoledi`. L'arnietta di polistirolo con lo sciame e` la prima che ho aperto.

Davvero le api sono lavoratrici mostruose. In pochi giorni hanno quasi finito di costruire i telaini. Ho visto Syssi, la regina che prima era nell'arnia verde. Simpaticamente soprannominata "La vecchia", per distinguerla da sua figlia.

Controllo approfondito dell'arnia verde per verificare che la famiglia non sia orfana. Nessuna cella secondaria o suppletiva. Una cella reale che proprio mentre la guardavo si e` aperta e la nuova regina ha messo fuori la testolina e mi ha guardato.

Pensavo ad un evento eccezionale. Ma mi hanno detto che sono stato io muovendo il telaino a indurre la regina a venire fuori. Questa nuova regina, che nei fatti e` la mia prima regina, l'ho chiamate Vittoria. E non e` un caso. :-)

Maria Antonietta nell'arnia gialla si e` dimostrata intrattabile. Non ho potuto completare la visita. Le api erano infuriate, meglio rimandare la visita a giorni piu` propizi. Adesso posso veramente affermare che ho tre famiglie. Con tre regine. Una per ciascuna.

Settimana prossima tempo permettendo trasferisco Syssi "La vecchia" nell'arnia definitiva. Vittoria dovra` compiere il volo di accoppiamento, momento abbastanza critico. Dovra` uscire dall'arnia e accoppiarsi in volo coi fuchi. Poi una volta rientrata comincera` la ovodeposizione.

In questo momento critico l'arnia non va toccata. Fra quindici giorni dovro` controllare se Vittoria e` viva, un uccello potrebbe mangiarsela durante il volo, e se ha perso la cosa piu` preziosa. ;^)

Per tutte quelle che se lo stanno chiedendo, rispondo subito prima che qualcuna lo chieda. Si mi hanno punto. Ormai e` un'abitudine. Avevo un piccolo buco nei pantaloni e un apetta dispettosa ha pensato bene di entrare e pungermi sulla... gamba. :-P


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sabato 29 maggio 2010

The one


L'unica ciliegia rimasta. Non sulla vecchia, ma sulla nuova pianta messa a dimora nel duemilaotto. Quest'anno e` entrata in produzione dopo un timido accenno l'anno scorso. La fiorita e` stata abbondante e dopo i fiori sono arrivati i frutti.

Le due settimane di freddo e pioggia di inizio maggio sono pero` state un trauma. Le ciliegie sono diventate nerastre e sono cadute. Se ne e` salvata solo una. Il punto adesso e` questo. Riuscira` il TroppoBarba a salvare l'eletta dai becchi famelici degli uccelli?


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venerdì 28 maggio 2010

Lotta alla dorifora


In alcune zone prima, in altre dopo. Ma in definitiva ci siamo. La lotta alla dorifora e` cominciata. Chiunque coltivi patate in particolare e solanacee in generale, conosce questo voracissimo parassita.

Quando la temperatura media si aggira intorno ai sedici gradi la dorifora fa la sua comparsa. Principalmente sulle patate, ma non disdegna melanzane e pomodori. Se non si interviene i danni causati sono ingenti e irrimediabili.


Qui accanto nella fotoSfocataTroppoBarbaStyle. Potete vedere le uova della dorifora. Sono dei piccoli cilindretti arancioni posti sulla faccia inferiore delle foglie. Generalmente nelle foglie a est e sulle piante piu` deboli.

Se avete poche piante e molta pazienza. Un metodo di sicura efficacia e` la rimozione manuale di queste uova. Operazione che va fatta ogni tre, massimo quattro giorni. Se dovessero schiudersi le uova, le larve in poche ore vi riducono la pianta ad uno scheletro.

La lotta con insetticidi naturali o di sintesi e` molto piu` comoda. Ma forse la comodita` ci ha un po' rimbambiti tutti. Anche se non rientro nel caso delle poche piante, passo a rimuovere manualmente le uova e le dorifore adulte.

I vicini sghignazzano e mi prendono per matto. Io sghignazzo e non posso che dargli ragione. Loro non sanno che lo faccio per avere una scusa per poter guardare da vicino ogni pianta di patata. Se non e` aMMore questo. ;^)


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mercoledì 26 maggio 2010

Sciamare lontano da qui

Allora mi confermi la situazione?

Si, mia Regina. Siamo esattamente nel punto da cui siamo partite.

Ma come e` possibile? Abbiamo sciamato e ci siamo posate su quel delizioso pero. Poi c'e` stato quel forte colpo di vento che ci ha fatto cadere. Ci siamo ritrovate qui dentro. E visto che non era un brutto posto e c'erano pure i telaini con la cera, abbiamo deciso di fermarci. E voi esploratrici mi dite che siamo praticamente tornate indietro?

Si, mia Regina e` come dite voi.

Qualcuno sa spiegarmi il motivo?

Maesta` se permettete io avrei un'idea.

Chi parla?

Sono io Maesta`, qui in fondo.

Ah, sei tu la piccola ape qualunque. Sentiamo.

Io credo che il colpo di vento sia stato prodotto dall'umano col sorriso ebete e lo sguardo sognante. Credo anche che sia stato lui a mettere questa arnia sotto al pero. E sempre lui l'ha spostata qui dove siamo ora.

L'umano cosa? Ah Aha aha ahha (risate generali) hah aha hahh. Ci vuoi far morir dal ridere? Credi sia possibile spostate un'arnia? Si l'umano dal sorriso ebete e dallo sguardo sognante e` gigantesco, ma nemmeno lui puo` fare un prodigio simile. Hai una fantasia sfrenata. Primo o poi ci verrai a dire che la terra non e` piatta e che c'e` qualcosa oltre il piccolo boschetto di acacia.


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Preso!


Anche se sono un apicolture novello non potevo sbagliarmi sulla barba. Le api hanno sciamato oggi pomeriggio. Si sono posate sul pero a pochi metri dell'arnia da cui sono uscite.

Un grosso koala fatto di api era appeso al ramo del pero. Metterci la mano dentro e` una sensazione mistica. Si ha la sensazione di entrare in un corpo vivo, che non offre resistenza e si ricompatta attorno alla mano. Fantascienza pura.

Ho agito come da manuale. Posizionata l'arnia in polistirolo da sei telaini sotto al pero. Preso un bel respiro e via una scrollata decisa.

La api sono cadute nell'arnia. Nella foto ci sono tutti i telaini, ma al primo scossone avevo messo solo i due laterali. Le api hanno subito gradito la loro nuova casetta.

Il colpo di culo del principiante non mi ha tradito. La regina e` entrata al primo colpo. Lo si capisce dal comportamento delle api. Alzano il didietro e scodinzolano, rilasciando un particolare odore che richiama le altre api. In pratica stanno dicendo "Ehi, la regina e` qui dentro, sembra un bel posto, venite".

Pian piano ho aggiunto tutti i telaini e alla fine ho messo il coperchio. Le ho lasciate tranquille e quando sono entrate tutte ho spostato l'arnia in quella che sara` la sua posizione definitiva.

Danni? Un ramo del pero spezzato. TroppoBarba, la potenza e` nulla senza il controllo. E le solite due punture di rito. Ma sono l'unico che si becca le punture dalla api o gli altri preferiscono non parlarne?

Soddisfatto e tranquillo comunico la bella notizia all'apicolture che mi ha venduto le famiglie. Segue una conversazione simile a questa:

Hanno sciamato.
Bene, prendile.
Gia` fatto.
Ma avevi detto di aver rotto tutte le celle reali.
Si. No. Forse. Evidentemente no.
Sicuro?
Solo la morte e` sicura.
Potrebbero aver sciamato anche senza la regina nuova. Quindi potresti avere la colonia orfana. A volte lo fanno se la voglia di sciamare e` tanta.
Mmm.
Fai passare tre o quattro giorni e poi verifica che la famiglia non sia orfana, altrimenti le devi rimettere insieme.
Ok, domenica verifico il tutto, grazie.

Io ero gia` in palla per la terza famiglia, e adesso mi tocca aspettare fino a domenica.


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martedì 25 maggio 2010

Femmine e maschi


Qual'e` il maschio? Quale la femmina? Come al solito ricchi premi al vincitore. ;^)


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La barba delle api


Non so se dalla foto si nota. Lo vedete quell'assembramento di api sul predellino dell'arnia verde? Quella in gergo taNNico si chiama barba. Le mie api mi imitano. :-)

E' uno dei segnali che indicano che fra pochi giorni sciameranno. La regina vecchia e una parte di api se ne andranno via per fondare un nuovo alveare. Le api restanti aspetteranno che la nuova regina sia nata, sfarfallata in gergo teNNico, e poi continueranno la loro vita come sempre.

In questi giorni le api saranno agitate e bizzarre, questo comportamento e` chiamato febbre sciamatoria. Che non colpisce soltanto le api, ma anche l'apicoltore. Riusciro` a pigliare lo sciame? Lo scoprirete nelle prossime puntate. ;^)


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Non mi basta mai


Adesso si comincia a ragionare. Le volevamo rosse, sono proprio rosse. :-)



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domenica 23 maggio 2010

Operazione nido

Mia Regina l'operazione nido e` completata.

Ottimo.

Crede davvero che funzionera`?

Certamente. L'umano barbuto con lo sguardo sognante e il sorriso ebete, non sospetta nulla. L'idea di mettere il miele nel nido anziche` nel melario e` stato un colpo di genio. Cosi` quando portera` via il melario, una grossa parte di miele restera` ancora a noi.

Ma il barbuto con lo sguardo sognante e il sorriso ebete continua a venire a visitare il nostro alveare e il suo sguardo e` sempre piu` sognante.

Lo so.

Non crede che posso aver capito il nostro piano?

No, lo escludo.

Allora perche` continua a spiarci.

Viene per vedere me. E` ovvio.


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Io non ci credevo


Come ogni settimana oggi ho fatto la visita alle mie api. Ormai da un po' vado dicendo che per quest'anno niente miele di acacia. Lo dicevo con la presunzione di chi al primo anno con le api crede di sapere gia` molto.

Invece le piccole instancabili lavoratrici mi hanno clamorosamente smentito. Il melario pesava parecchio e dentro c'era del miele. Del bellissimo e chiarissimo miele di acacia. Non la produzione che fa gridare al miracolo. Ma comunque e` miele.

Cosi` a occhio direi almeno dieci kili. E` nel melario dell'arnia verde. Le api della gialla invece non hanno messo quasi niente nel loro melario. Non e` un problema. Ero gia` comunque rassegnato all'idea di non avere miele. Per quest'anno mi basta prendere confidenza con le api e mantenerle in salute.

Vi ricordate del telaino che ho inserito domenica scorsa? Avendo visto che tutti i telaini erano pieni o di miele o di covata, ho pensato di aggiungere il decimo per dare spazio per la nuova covata. Errore, le api hanno pensato bene di costruirlo e di impaccarlo completamente di miele.

Ora devo chiedere numi, ma penso che vado tolto e smielato. Il nido e` troppo pieno di miele. I telaini col miele sono leggermente piu` sporgenti di quelli con la covata. Guardando dentro l'arnia e vedendo tutto quel miele e le api si ha davvero un senso di claustrofobia.

Un altro errore, ottimo. Solo con gli sbagli si puo` imparare.


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Fragole che sanno di fragole


Cinque grosse rosse e succose. Fragole che sanno di fragole. Non quei pezzi di polistirolo rosso che ti propinano al supermercato. Che con una delirante follia linguistica osano chiamare fragole.

Sono solo cinque e a me ne e` spettata una. Ma me la sono goduta come fosse stato un kilo. Prima il profumo, incredibilmente intenso. Poi il sapore, dolce e pieno. Mi sono quasi commosso da tanto era buona.

Ancora torno a ribadire che la frutta consumata sul posto non ha paragone. Colta e mangiata.




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sabato 22 maggio 2010

Leggere fa bene all'orto


Presi oggi in biblioteca. Il ronzio delle api di Jurgen Tautz. Che consiglio a tutti per le straordinarie foto. Un full immersion nel mondo delle api.

La coltivazione biologica dell'orto e del frutteto di Fausta Mainardi Fazio. Appena l'ho avuto fra le mani sono andato a vedere cosa consiglia per le tenere lontane le talpe. Non ci potevo credere... la canfora.

Buona lettura.


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venerdì 21 maggio 2010

La parte sana


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Decisamente non funziona


Sono tornate anche le talpe. Il sistema antiTalpa di cui sto vaneggiando da tempo, ovviamente non funziona. Sapendo che le talpe odiano gli odori forti, avevo pensato di mettere della canfora dentro i loro buchi.

Sono state buone finche` ha piovuto, poi hanno ripreso come se niente fosse. Ho provato tutto e anche di piu`. Non se ne vogliono proprio andare via. Un po' le capisco, si sta troppo bene nel campo. ;^)


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Quasi rosse


Non avrei mai pensato di poter avere fragole cosi` belle. Da quello che avevo letto prima di impiantare il fragoleto, sembrava che fossero soggette a ogni sorta di malattia.

Invece l'unico infestazione da registrare e` un piccolo attacco di afidi neri. Repressa a mano sul nascere. Tenendo presente che hanno anche dovuto lottare con due settimane di tempo orrido.

Voglio aspettare che siano mature al massimo, ma credo che fra sabato e domenica potro` portare a casa il primo raccolto.

Gl i stoloni viaggiano di brutto. Se continua cosi` l'anno prossimo avro` piu` che raddoppiato le dimensioni del fragoleto.



Raccolto forzato delle ciliegie. I merli si sono accorti che non erano poi cosi` male. Ho tolto tutte quelle mangiabili. Sono sicuro che domani non trovero` quasi piu` niente di quelle che ho lasciato. Confrontatele con quelle dell'anno scorso. Ma non mi lamento, e non dite che non sono uno col tutto. :-)


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giovedì 20 maggio 2010

Zucca fammi sognare


Col ritorno del sole si fa frenetica l'attivita` nel campo. Oggi hanno fatto il loro trionfale ingresso nel campo le zucche. Solo la settimana scorsa non pensavo di farcela. Invece sono bastati pochi giorni di sole e le zucche hanno cambiato completamente faccia.

Adesso le attende una dura prova. Si devono ambientare fuori, nel duro mondo crudele. Senza il loro affezionatissimo TroppoBarba a proteggerle e coccolarle. Ho cercato di procurargli le condizioni migliori. Ho messo del letame maturo una spanna sotto terra. L'ho poi ricoperto con la terra e sopra una bella secchiata di compost.

Spero che questa ricetta assicuri una buona crescita alle zucche. In totale sono sei piante provenienti dal semenzaio e sei piante nate direttamente nel campo. Semina che avevo fatto per pararmi il c**o in caso qualcosa fosse andato storto. Piu` una pianta messa ai piedi del cumulo, ormai e` un gesto scaramantico che ripeto ogni anno. Con tutte ste piante riusciro` ad avere almeno cinquanta zucche, il minimo per non sfigurare coi vicini?

Anche il pomodoro datterino e` finalmente nel suo ambiente definitivo. Anche lui ha ricevuto la sua bella dose di compost. E un bello strato di pacciamatura a base della solita erba secca, ovvero fieno.

Una solo pianta, che servira` esclusivamente come distributore automatico di goduria. Il bello di allungare una mano e sgranocchiare un datterino fresco.

Il ventaccio di questi giorni ha fatto seccare in maniera imbarazzante il terreno. Mi e` toccato fare un bel po' fatica per irrigare le mie povere piantine. Chi l'avrebbe mai detto solo una settimana fa che si sarebbe dovuto irrigare cosi` presto?


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mercoledì 19 maggio 2010

Il sapore cambia


Mai provato a cogliere un frutto dalla pianta e mangiarlo? Non esiste un altro modo per poter gustare a pieno la bonta` di un frutto. Una volta raccolto e portato a casa, perde qualcosa. Non prendetemi per matto o per uno che cerca il pelo nell'uovo.

Cambia veramente sapore. Colto e mangiato sul posto non ha eguali. Resta piu` fresco, piu` dolce, il profumo e` piu` intenso. Insomma e` migliore. L'ho sperimentato quest'anno per la prima volta con le ciliegie.

Sembrava tutto perduto, le ciliegie si spaccavano e marcivano. Poi ci sono stati questi quattro giorni di sole. E il mondo e` cambiato, in meglio per fortuna. Il ciliegio si e` ripreso. Anche se non e` da paragonare alla produzione dell'anno scorso, non c'e` veramente niente per cui lamentarsi.

Dopo una serata passata a zappettare niente di meglio che andare sotto il ciliegio a fare man bassa dei suoi dolcissimi frutti.


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Galleria degli orrori



Perche` non e` giusto far vedere che va sempre tutto bene. La coltivazione di un orto ha i suoi momenti brutti. Nascondere gli insuccessi non aiuta nessuno. Parliamone.


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Rincalzare le patate




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martedì 18 maggio 2010

Pacciamare sempre e comunque


Con il ritorno del sole si comincia a mettere mano ai lavori nell'orto. Finalmente sono riuscito a pacciamare le fragole. Ho usato l'erba secca, in gergo teNNico fieno, che ho tagliato nel campo.

Molto meglio dei teli di plastica. Primo sono di plastica, e se nel duemiladieci non avete ancora capito che la plastica e` out, non credo di potervelo spiegare io. :-)

La pacciamatura ha cosi` tanti vantaggi che sicuramente me ne scordero` qualcuno. Vediamoli in rigoroso ordine sparso. Impedisce la crescita delle infestanti. Fa da termoregolatore del terreno.

Evita la formazione della crosta dura sul terreno. Decomponendosi svolge l'azione di un concime a lento rilascio. Non fa sporcare di terra i frutti, in questo caso le fragole.

Per questo io consiglio a tutti di pacciamare ovunque sia possibile. Si possono usare anche i rami delle potature tritati, e in generale qualsiasi tipo di materiale organico e inerte che non costituisca uno stato compatto e impermeabile sul terreno.

Bisogna solo stare attenti che non si formi troppa umita` sotto lo strato di pacciamatura. Attirerebbe una moltitudine di lumache e non gioverebbe molto alle colture.

Magari non interessa a nessuno, ma siccome uso il blog come mia agenda devo appuntarmi un paio di cose. Ieri ho seminato i fagioli i fagiolini e le biete da taglio. Oggi ho messo i semi di zucchina direttamente nel campo.

Devo anche confessare che la semina delle zucchine nel semenzaio e` stata un disastro. Le piante sono state attaccate da molti parassiti e da ogni tipo di fungo immaginabile. Tanto che mi vedo costretto a porre fine alle loro sofferenza.

Anche le angurie mi danno da pensare. Dopo le due settimane di pioggia, con l'arrivo del sole pensavo che di sarebbero lanciate. Invece l'aumento della temperatura abbinato al forte vento, le vede molto sofferenti. Non mi pare sia l'anno delle angurie.

Che sia l'anno degli afidi?


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domenica 16 maggio 2010

Regine

Ma non eravamo d'accordo? Non farci assolutamente vedere dal barbuto col sorriso ebete. Sbaglio?

Syssi hai perfettamente ragione. Il piano era nasconderci e tirare matto il barbuto col sorriso ebete.

E allora, perche` ti sei fatta vedere?
Non era uno spasso vederlo incrociare gli occhi nel tentativo di individuarci?

Non lo so. Quello viene qui tutti i giorni, una volta a settimana apre l'arnia, ci porta i telaini nuovi, ci ha messo il melario. Sembra che ci tenga a noi.

Non dirmi che ti piace.

Ma no. Cosa ti sei messa in testa. Assolutamente no.

Oddio, questa mi mancava. Ti sei presa una sbandata per il barbuto dal sorriso ebete.

Syssi da quanto ci conosciamo? Un anno, un anno e mezzo? Ti ho mai detto bugie o ti ho mai dato motivo di dubitare?

Che c'entra, sono i fatti che parlano per te. Sai che faccio la prossima volta che viene lo faccio sbranare dalle mie figlie.

Oh no, ti prego...

Ecco, lo vedi che ti piace. Mi vien voglia di sciamare e lasciarti qui da sola.

Non puoi il barbuto ti ha rotto la cella reale.

Ragazze state a sentire, se vedete il barbuto con il sorriso ebete lo dovete sforacchiare per bene. Contenta Maria Antonietta?


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Ho visto la Regina


Si, e` vero ho visto la regina. Ma non correte a prendere lo spumante. Ne ho vista una sola. Precisamente si trattava di Maria Antonietta nell'arnia gialla.

Oggi approfittando del bel tempo ho fatto la visita alle mie apine. Devo dire che ogni volta mi sento sempre piu` a mio agio con questi insetti. Quindi meglio che sto attento.

Sono nella fase "Ok, ho capito tutto". Ed e` proprio in quei momenti che riesci a combinare disastri di dimensioni epocali.

Le api mi sembrano in ottima forma. Per quel che vale il parere di un apprendista apicoltore. Ci sono quattro telaini pieni di miele nel nido. C'e` covata opercolata e covata fresca. Le api ricoprono completamente tutti i telaini.

Solo le scorte di polline mi sono sembrate scarse. Non so se dipende dal brutto tempo di queste ultime settimane o se in questa stagione e` piu` difficile reperirlo. Potrebbe essere anche una cosa normale. Chiedero` numi appena possibile.

Le api sono finalmente salite a melario in massa. Stanno cominciando a costruire i telaini, e mi pare che i lavori vadano alla grande. Considerando che ci sono state tre mezze giornate di sole in tutta la settimana, non mi pare poco.

Se questa settimana fa bello come promettono, vediamo cosa riescono a fare. Ormai il raccolto di acacia in pianura e` compromesso, ma io ci credo fino alla fine.

Visto che tutti i telaini erano pieni o di miele o di covata, e le api stavano costruendo in posti allucinanti, ho pensato bene di aggiungere il decimo e ultimo telaino. Il che dovrebbe scongiurare la sciamatura ancora per un po'. Ho anche trovato una cella reale nell'arnia verde, che ho provveduto a rompere.

Siate arrivati a leggere fino a qui? Vi state chiedendo cosa c'e` nella foto? Si tratta del diaframma. Dopo l'inserimento del decimo telaino il nido e` completo e non c'e` piu` bisogno/posto per mettere il diaframma. Cosa e` il diaframma?

Semplicemente un divisorio delle stesse dimensioni di un telaino. Serve per ridurre lo spazio disponibile nell'arnia quando non ci sono tutti e dieci i telaini. Le api non amano gli open space.

Su uno di questi diaframmi le api avevano cominciato a costruire. Una sorta di ponte fra il diaframma e il telaino carico di miele. Quando ho tolto il diaframma il ponte si e` rotto. Meraviglia, la costruzione anomala era piena di miele. Ho appoggiato il diaframma e sono andato avanti con la visita. Pensando di gustare il miele con calma dopo il lavoro.

Ho richiuso l'arnia, ed ho visto il diaframma completamente ricoperto di api. Dopo averle tolte ho scoperto che si erano riprese tutto il miele. Ne restava un mezzo cucchiaino da caffè in tutto. Meglio di niente.

Esiste qualcosa di piu` dolce del miele? Si. Il tuo miele. :-)


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sabato 15 maggio 2010

Piccolo solo isolato freddo e perduto


C'era una volta un piccolo pomodoro. Non era bello come i suoi fratelli. Per questo il cattivo orco TroppoBarbaBlu aveva deciso di gettarlo via. Chiamo` il suo servitore PocoBarbaMaBuono, e gli diede l'ordine di sbarazzarsi del piccolo pomodoro.

PocoBarbaMaBuono vedendo il piccolo pomodoro non ebbe l'animo di togliergli la vita. All'insaputa del cattivo orco lo ripianto` in un angolo remoto del giardino. Fra gladioli ed erbacce, trovo` un posto sicuro per il piccolo pomodoro.

Non c'era molto speranza per il piccolo pomodoro. Era magro e gracilino e messo fuori al freddo pareva spacciato. Piccolo solo isolato freddo e perduto. Per parecchi giorni nessuno si curo` piu` del piccolo pomodoro. Che testardamente si era aggrappato alla vita. Voleva dimostrare all'orco che non era un pomodoro da poco.

E voleva ripagare il bel gesto del servitore. Fu cosi` che il piccolo pomodoro crebbe. Fino a diventare il piu` bello dei suoi fratelli. Lieto fine? No. L'orco cattivo noto` il bel pomodoro cresciuto all'ombra del gladiolo e chiese spiegazioni al suo servitore. Che non pote` fare altro che raccontare la verita`.

Per aver disobbedito al suo padrone il servitore si prese quaranta frustate sulla schiena nuda. Morale? Se siete un piccolo pomodoro non disperate non tutto e` perduto. Se siete il servitore di un orco, avete due scelte: obbedire o mentire. Se siete un orco, fate un po' come vi pare nessuno vi dara` mai torto.


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venerdì 14 maggio 2010

Fragole stoloni e i dieci comandamenti


Inaspettatamente anche le fragole stanno facendo la loro parte. Ho fatto una piccola scommessa, mangiare le fragole entro venerdi` prossimo. La punta e` gia` rosina, e il mio ottimismo e` ai massimi livelli. Voglio assolutamente provare a fare il fragolotto. Il ghiacciolo alle fragole che mi tiene sveglio la notte da quando ho letto la ricetta in questo post.

Una meta` della piante ha fatto fiori e fragole. L'altra meta` nessun fiore, nessuna fragola, ma un sacco di stoloni. Cosi` come suggeritomi da Sky li ho messi in un vasetto. Effettivamente se dovessero radicare tutti a casaccio ne verrebbe fuori una bella giungla.

Nei commenti ad un vecchio post, Sky mi aveva gentilmente dato le dieci regole base per la coltivazione delle fragole. Queste regole mi sembrano cosi` preziose che lasciarle sepolte nei commenti mi pare uno spreco enorme. Eccole:



I 10 comandamenti delle fragole:

1°: levare i primi fiorellini così radicheranno meglio e produrranno poi di più

2°: reti antiuccelli su ogni lato o tu mangerai solo le foglie!

3°: terreno sempre umido ma senza affogarle, non bagnare le foglie

4°: pacciamare col telo nero (o con la paglia) così non marciscono i frutti se toccano a terra e non crescono le erbacce

5°: quando spuntano gli stoloni, verso luglio, munisciti di vasettini con terriccio e falli radicare lì dentro, altrimenti la fragolaia sembrerà una giungla (vedi la mia, ahimè!).

6°: tenere 2 o 3 stoloni per pianta e togliere gli altri sennò la pianta si fa troppo debole.

7°: dopo un mesetto abbondante gli stoloni saranno radicati, tagliali via dalla pianta madre e entro pochi giorni puoi piantare le nuove fragole in belle file ordinate!

8°: hanno bisogno di potassio e azoto quindi conviene concimare con questi elementi (l'anno scorso non lo sapevo, mi accingo a farlo quest'anno, ho visto il concime apposito Compo e credo proverò quello)

9°: in inverno sembrano morire ma poi gloriosamente rispuntano da sole a primavera: qui hanno preso i -14°C e sono più belle di prima! Quindi lasciale lì belle tranquille quando ti appresti a vangare tutto il resto!

10°: quando vedrai i grossi, rossi, profumati e turgidi frutti del tuo lavoro... buon appetito!! ;)



Grazie ancora Sky.



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Una piccola ape qualunque

Caro diario

Piove ancora ed io e le mie sorelle api siamo costrette dentro l'alveare. In questi giorni di ozio forzato ho avuto molto tempo per pensare. Mi sono sempre chiesta quale fosse il significato della vita. Oltre a raccogliere nettare e polline c'e` dall'altro? C'e` qualcosa oltre il piccolo bosco di acacia o il mondo finisce veramente li` come dicono tutte? Che fine fanno le sorelle che non tornano piu` all'alveare. Comincio a farmi una mia idea su questi fatti. Io penso che

TUTTE FUORI, E` TORNATO IL SOLE.

Solo un attimo per favore devo finire una cosa importante.

COSA C'E` DI PIU` IMPORTANTE CHE BOTTINARE. FUORI TUTTE ENTRO DUE SECONDI.

Ho in mente molto chiaramente quale sia il significato della vita, lo scrivo e poi vengo ci metto un attimo.

PICCOLA APE QUALUNQUE, IL SIGNIFICATO DELLA VITA E` BOTTINARE. TENERE UN DIARIO E` ROBA DA FUCHI. TI VOGLIO IN VOLO ADESSO!

Ma io

NIENTE MA. SCATTARE.


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giovedì 13 maggio 2010

Attacco solare


Le ciliegie stanno maturando. Non sono le migliori ciliegie del mondo, ma ci sono. Non sono come le mitiche rosse dell'anno scorso, ma ogni anno ha il suo perche`. Sono piccole e malaticce, faticano a maturare. Molte sono spaccate, inconveniente dovuto alla troppa acqua.

Insomma ancora una volta sul banco degli imputati c'e` il maltempo di queste ultime
settimane. A questo punto dovrei mettere la rete per evitate che i corvi e i merli banchettino alla faccia mia. La pianta non si presenta al top. Non me la sento di opprimerla ulteriormente coprendola con una rete.

Ho quindi optato per una difesa meno invasiva, e ovviamente meno efficace. I cd mandano dei bagliori multicolori quando vengono colpiti dal sole. Questi flash spaventano gli uccelli. Requisito fondamentale perche` il tutto funzione, ci vuole il sole. Ed ho personalmente constatato che l'effetto panico fra gli uccelli dura solo qualche giorno. Poi si abituano e non ci fanno piu` bada.

Meglio che niente.


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mercoledì 12 maggio 2010

Continuo a sperare


Questo post avrebbe dovuto intitolarsi "Morte di un sogno". In riferimento al fallimento del primo tentativo di innestare l'anguria nella zucca. Uno dei desideri espressi a inizio anno. E` bastato un pomeriggio di pallido sole per farmi cambiare completamente prospettiva.

Complici le ormai amiche api. Hanno approfittato alla grande del poco sole che gli e` stato concesso e sono uscite in massa per bottinare l'acacia. Sono rimasto per piu` di mezz'ora imbambolato a guardare il loro frenetico lavoro.

Non avevo mai visto l'alveare cosi` attivo. Un continuo via vai di api cariche di miele e polline. Seguendo con lo sguardo le api in partenza si poteva seguirle fino al vicino boschetto di acacia. Poi ovviamente ha ricominciato a piovere. Un piccolo scroscio, ma sufficiente per far sospendere i lavori.

Mi sono detto se dei piccoli insetti riescono a dimostrare tutta questa determinazione, perche` io mi devo far buttare a terra? Cosi` ho cambiato il titolo al post. E veramente continuo a sperare. Sembra che da domenica dovrebbe esserci il tanto agoniato miglioramento.

Tutto questo ottimismo e darsi la carica non puo` pero` cambiare la cruda realta`. Il primo tentativo di innestare l'anguria e` fallito. L'anguria si e` afflosciata, e quando ho tolto il filo che la legava alla zucca, mi e` rimasta in mano.

Cerchiamo di fare tesoro di questa esperienza. Vediamo quali potrebbero essere stati i punti critici. Prima quelli che non posso migliorare.

  • Forte incompatibilita` fra le varieta` da me scelte
  • Clima sfavorevole

Vediamo ora dove potrei mettere qualche pezza.

  • Migliore il taglio
  • Legare piu` stretto il punto di innesto
  • Rivedere ancora il video di Giuseppe

Credo che la combinazione fra taglio fatto male e legatura troppo blanda sia la causa principe del mancato successo dell'operazione. In questo momento sono purtroppo un po' a corto di piantine di zucca. Se un anno fa mi avessero detto che avrei avuto poche piante di zucca, starei ancora ridendo adesso. Anche se sono fuori tempo per la semina delle angurie, andro` avanti lo stesso a sperimentare con gli innesti.

Magari non avro` frutti ma voglio perlomeno arrivare a saper fare con successo l'innesto. Appena il tempo torna stabile e le temperature salgono, rimetto nel semenzaio le zucche e le angurie per i futuri tentativi.


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lunedì 10 maggio 2010

Un taglio netto


Come gentilmente suggeritomi da Giuseppe nei commenti di questo post su Florablog, ho aspettato quindici giorni prima di tagliare l'anguria innestata. Ho tagliato solo le radici dell'anguria. Adesso aspetto un paio di giorni, poi sciolgo il filo e taglio anche la parte aerea della zucca.

Se tutto e` andato per il verso giusto dovrei avere la pianta di anguria con le radici della zucca. Che mi dovrebbe in teoria garantire angurie di pezzatura maggiore. Ma se continua a fare sto tempaccio freddo e piovoso credo che abbandonero` la coltivazione di angurie e passero` direttamente alle risaie.

Questo e` praticamente uno dei pochi se non l'unico colpo della mia cartucciera. Purtroppo quest'anno le zucche o non sono nate o sono nate male. Quindi non posso sprecare troppe piante in questi esperimenti. O non riusciro` mai ad arrivare a cinquanta zucche. Che e` il minimo per vincere la gara coi vicini.

Bene invece le angurie. Che in effetti ho in eccedenza. Poco male, non e` difficile trovare qualcuno a cui appiopparle. Posso sempre innestare l'anguria sull'anguria, tanto per fare un po' di pratica. :-)


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domenica 9 maggio 2010

Diario di un ape qualunque

Caro diario

Oggi c'e` brutto tempo e non si lavora. Io e le mie sorelle siamo tutte nell'alveare aspettando tempi migliori. Gia` stiamo strette e parecchio incazzate. Ci manco solo che arrivi sto tizio barbuto a ficcare il naso negli affari nostri.

Sinceramente a me non sta molto simpatico. Solo il fatto che i fuchi lo adorano e` un punto a suo sfavore. Io e le mie sorelle non vediamo i fuchi di buon occhio. Non fanno che poltrire tutto il giorno. Sono degli smidollati, non hanno nemmeno il pungiglione per difendersi. Non so come faccia la nostra regine a giacere con loro. Non vedo l'ora che sia inverno per chiuderli fuori dall'alveare e fargli fare la fine che meritano.

La regina ci ha ordinato di essere un po' piu` indulgenti col barbuto. Oggi ha fatto fuori una sua rivale diretta guadagnando molti punti ai suoi occhi. Ma qui siamo troppe e anche se la regina non e` d'accordo e il barbuto gli da` man forte, noi sciameremo.


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Se non lo fai non lo sai


Giorno di visita alle mie api. Contando il primo travaso e la volta che ho messo il melario, questa e` la quarta visita. Ogni volta si aggiunge un piccolo pezzettino. Mi sento sempre piu` a mio agio con questi piccoli insetti.

Devo un po' modificare i miei tempi. Ero abituato al mondo vegetale. Le piante sembrano ferme e per vederle muoversi ti devi sincronizzare con la loro velocita`.

Le api al contrario sono molto attive e non gradiscono che si perde tempo a rimirarle. Le visite devono essere veloci ed essenziali. Anche se io passerei ore a guardale. L'alveare e` mondo terribilmente affascinante.

Anche nel campo apistico devo constatare che le cose fatte valgono un milione di volte le cose lette. Puoi leggere tutti i manuali di questo mondo, ma impari soltanto quando sperimenti in prima persona.

Giornata sicuramente sbagliata per effettuare la visita. Ma sono stato praticamente obbligato. Questo tempo inclemente mi ha fornito solo oggi una finestra abbastanza buona. Da domani riparte la pioggia, ho quindi pensato di giocarmela.

L'arnia era impaccata di api da far paura. Con questo tempo quasi tutte le api se ne stanno nell'alveare, come dargli torto. Ogni telaino era stracolmo in modo inverosimile di api. Veramente difficile in queste condizioni guardare l'alveare, forse un apicolture piu` navigato avrebbe potuto.

Ho raccolto piu` dati possibili, adesso cerchero` di elaborarli. Sperando di poter avere una mezza giornata di bel tempo settimana prossima. Il melario, che essendo nuovo aveva ancora tutti i telaini da costruire, e` stato appena abbozzato. Ed e` ovviamente completamente vuoto. Il telaino del nido che ho aggiunto la scorsa volta e` stato costruito ma non ci sono ancora le uova. Quindi non ho aggiunto telaini questa volta. Non ho potuto guardare tutti i telaini perche` le api davano forti segni di malumore.

Ho visto della covata nuova appena opercolata, e abbondanti scorte di miele. Le scorte di polline mi sembravano un po' scarsine. Ma non ho potuto fare una visita completa. Anche per stavolta non ho visto le regine. Ma sono certo che ci sono, da come si comportano le api e dalla covata nuova che ho visto.

Nel cassetto per il controllo della varroa dell'arnia gialla ho trovato due varroe. Questo e` male. Mentre non ne ho viste in quella verde. Questo e` bene. La situazione e` da tenere sotto controllo. Parlo sempre per sentito dire senza un'esperienza diretta. Due varroe all'inizio di maggio mi sembrano tante.

Nell'arnia gialla ho visto una cella reale. L'ho rotta. Nei commenti al post "Come fare per evitare le api sciamino" nel blog delle api ho letto alcuni pareri negativi su tale pratica. Io amo le mie api e in generale tutte le creature del pianeta terra. Nessuno puo` vivere senza fare un po' di male ad altri. Ci provano i gianisti, ma anche loro tendono a quel risultato senza arrivarci.

Ho ucciso la piccola larva di una futura regina. Cosi` come uccidero` la dorifora, le cavolaie e gli afidi. Mi crea molti problemi uccidere la talpa. Che infatti imperversa nel mio orto. Dovrei permettere alla dorifora di mangiarsi tutte le patate? Dovrei permettere agli afidi di uccidere la mie piante? Ascolto volentieri tutti i pareri sull'argomento.


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venerdì 7 maggio 2010

Ricomincio da qui


Approfitto delle poche ore di tregua concesse dalla pioggia per portarmi a casa gli spinaci. Dopo un deludente duemilanove, quest'anno ho fatto il botto. Spinaci a profusione per tutta la stagione. Da brava formichina ne ho gia` messi via anche una bella scorta per l'inverno.

Due paroline sul fattore C. A volte si fa tutto alla perfezione. Come si dice "da manuale", e non cresce nulla. Altre invece si fanno pasticci cosmici, si tralasciano le piu` elementari norme dell'orticoltura e crescono foreste. Questi spinaci li ho abbandonati a se stessi. Prima le talpe li hanno rivoltati per bene. Poi la pioggia li ha sommersi. Nei miei piano sarebbero diventati sovescio per le zucchine. Invece eccoli li in posa per la foto di rito.

Una nuova piantina nel semenzaio. E` un pomodoro datterino. Avevo messo i semi, ma non era nato niente. Parlandone con l'amico che mi aveva dato i semi, e` saltato fuori che aveva qualche piantina in avanzo. Anche se non e` un ortolano telematico e non leggera` questo post ci tengo a ringraziarlo.

Una pianta? Si una pianta. Non e` una caso. Ne ho voluto testardamente una sola. La mettero` in un angolo ben assolato. La sua prima funzione e` estetica. I grappoli rossi dei datterini sono bellissimi da vedere. Poi mi sollazza l'idea di avere a portata di mano una piccola dispensa di sfiziosi assaggini. Una zappettata, un datterino.

Da non tralasciare lo scopo ludico ricreativo. Vuoi mettere le infinite chiaccherate coi vicini sulla nuova qualita` di pomodori?


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mercoledì 5 maggio 2010

Penso positivo


Ci provo. Vedo i rami dei kiwi spezzati. Resto un attimo basito, e poi ci provo. Penso positivo. Dieci secondi di sforzo mentale, ed ecco che forse ci riesco. Si sono spezzati i rami carichi di fiori? Bene non dovro` diradare i frutti, il vento ha lavorato per me.

Sembra funzionare. Ma questa e` solo la prima battaglia. Il nemico ha in serbo altre armi micidiali e il mio pensiero positivo comincia a vacillare. Questo sotto nella foto non e` lo Hwang Ho, come molti avranno pensato a prima vista. E` la strada che porta al campo.



Segue una serie impietosa di immagini che testimoniano l'allagamento del mio adorato orticello. Nelle fragole puoi coltivare il riso. Fragole che mal sopportano i ristagni di acqua. Fortunatamente avevo fatto degli scoli. Che ovviamente risultano pieni vista l'abbondanza delle precipitazioni.



Insalata e carotine appena spuntate. Sulle sponde del lago. Forse sono quelle che soffrono meno questa situazione.



Il melo resiste bene in terreni umidi, ma qui decisamente si esagera.



Non ho parole per le mie povere pomodore. Sono praticamente in mezzo a una palude. Impossibile avvicinarsi, si sprofonda nella fanga fino al ginocchio. Anche qui avevo fatto uno scolo, che come si vede ha esondato.



Ed ecco l'immagine piu` emblematica. Quella che da sola rende tutta la tristezza di questi giorni. Da una parte l'acacia con i bei fiori bianchi quasi aperti. E dall'altra due api morte annegate sul tetto dell'arnia.



Il meteo non da scampo, brutto tempo ancora per parecchi giorni. Stranamente sono abbastanza tranquillo. Questi sono eventi al di fuori del mio controllo. Non ci posso fare niente. Sono gli sbagli che commetto io che mi fanno innervosire. Quelli li posso evitare. Ho detto "abbastanza", forse e` un po' esagerato. Diciamo mediamente tranquillo.


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martedì 4 maggio 2010

Simboli


Pioggia, pioggia e ancora pioggia. Certo un po' di acqua fa bene, ma cosi` stiamo esagerando. Le mie povere pomodore sono passate dal verde smeraldo al giallo oliva. Complice il calo verticale delle temperature. Passate da ventiquattro a quattordici gradi a mezzogiorno.

Nel campo c'e` ormai un forte ristagno di acqua. Che non fa bene praticamente a nessuna delle mie piantine. Tanto meno agli alberi da frutto. Invasi dagli afidi, e con questa pioggia non ci posso fare niente.

Stasera tanto per non perdere la mano, ho tolto le erbacce dalle carote. Con una mano tolgo, con l'altra reggo l'ombrello. Orticoltura estrema, per gli amanti delle sfide. ;-)



Il simbolo piu` toccante di questa ondata di maltempo, e` questa povera ape. Con le ali bagnate incapace di volare si aggrappa alla foglia del melo. Indifesa contro i predatori, infreddolita e affamata. A pochi metri dall'alveare, eppure incapace di farvi ritorno.

Prima di andarmene sono ripassato per vedere se era ancora li. Erano passate un paio di ore, ma l'ape non si era mossa. Triste destino per una onesta lavoratrice.

Ma con tutta questa acqua le talpe saranno annegate?


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lunedì 3 maggio 2010

Una promessa


Alla fine e` bastato avere un po' di pazienza ed ecco che sono spuntati anche i naga. Sono nati da alcuni giorni, ho aspettato che fossero delle dimensioni giuste per fare almeno una pietosa foto sfocata.

Sono quelli della prima infornata. Anche la seconda infornata sta buttando fuori due piantine. Se non succede l'irreparabile per quest'anno dovrei essere coperto coi naga. Visto che ne mettero` nel campo una, massimo due piante.

L'anno scorso avevo promesso che se fossi riuscito a coltivare i naga ne avrei mangiato uno intero sul posto. Da piu` parti mi hanno fatto notare che non e` una delle mie idee piu` furbe.

Ma ormai ho speso parola. Che razza di ortolano sarei se non mantenessi la parola data?

P.S.
Se vi siete stufati delle mie foto sfocate rifatevi gli occhi in questo blog. Saluti.


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