lunedì 30 novembre 2009

Fiori fuori stagione


Sono ormai un paio di anni che registro fioriture fuori stagione. Questa volta e` il turno del susino o prugno. Il fantasma del cambiamento climatico entra prepotentemente in scena. Ma il dubbio rimane. Sono io che sono diventato piu` attento, e vedo particolari che prima mi erano sempre sfuggiti? Certamente una fioritura, anche se solo di pochi fiori, alla fine di novembre non e` "normale".

Non si puo` certo negare che questo sia un inverno particolarmente mite. Qualcun altro puo` segnalare eventi di questo genere? I vostri alberi da frutto hanno fioriture molto fuori stagione? E' innegabile che le attivita` umane hanno un impatto rilevante sulla natura e sul clima. Siamo gia` al punto di non ritorno, devo cominciare a preoccuparmi?


Anomalie che non vengono sempre per nuocere. I cavoletti di bruxelles dati per spacciati, non solo di sono ripresi ma stanno dando ottimi risultati. Non chiedetemi trucchi o formule magiche. Trattasi solo di un mix fra pazienza e culo.




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venerdì 27 novembre 2009

Lo zen e l'arte di raccogliere le foglie


Cadono le foglie e poi tocca raccoglierle. Ma perche` limitarsi alla semplice azione meccanica? Usate questo momento altrimenti noioso per ritrovare la pace con voi stessi. Cominciate con un profondo e lento respiro. Svuotate la mente, rilassatevi.

Adesso prendete in mano il rastrello, ma non stringete forte. Lasciatevi andare, non siete voi che tenete il rastrello ma il rastrello che vi sorregge e vi guida. Continuate a respirare con regolarita`. Focalizzate la mente sulle foglie.

Cominciate a farvi cullare dal rastrello, avanti e indietro. Tirando le foglie in mucchi sempre piu` grossi. Ripetete l'esercizio senza badare alle occhiate scettiche del vicino. Alla fine vi accorgerete che non siete voi che spazzate le foglie. Sono le foglie che spazzano via il vostro karma negativo e vi purificano.

P.S.
E` troppo tempo che non faccio una bella zappata con relativa sudata, comincio a delirare. ;^)


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domenica 22 novembre 2009

Vale la pena dimenticarsi


Erano li abbandonate in un angolo dell'orto. Non ci pensavo piu` da parecchio tempo. Era l'ultimo quadrato seminato a carote. Avevo gia` fatto un po' di selezione e tolto le migliori. Poi mi ero detto, alla prima occasione sistemo. Le carote rimaste erano piccole e brutte.

Sono passati i giorni, e le settimane. Ieri una talpa intenta nel suo lavoro di scavo a portato alla luce una carota. Con mia grande sorpresa si trattava di un superbo esemplare di questo ortaggio.

Ho portato alla luce tutte le carote superstiti. Tutte belle e sane, di un acceso arancione. La talpa tanto disprezzata per una volta mi e` stata di aiuto. La pigrizia sempre denigrata da tutti, mi ha dato un raccolto inaspettato. Per festeggiare non mi resta che passare una domenica in completo ozio. :-)


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lunedì 16 novembre 2009

Si finisce



Non avrei mai creduto di finire cosi` in fretta. Ho cominciato sabato la potatura dei kiwi, e dopo la pausa domenicale, ecco che oggi ho terminato tutto il lavoro. Vediamo di scrivere ancora qualche delirante ipotesi di potatura.

Sono poche ma essenziale le cose da tenere presente nella potatura del kiwi. I kiwi hanno uno sviluppo mostruoso, con un marasma di nuovi getti. I kiwi fruttificano sui rami di un anno. I kiwi fruttificano a partire dalla x gemma.

Cosa e` la gemma x? Solo la mia ignoranza. Ogni persona interpellata ha la sua gemma fruttifera. C'e` chi giura che sono le prime sei, altri dicono dopo la sesta. E via cosi` come fosse un estrazione del lotto. Puntualmente ogni anno mi dimentico di fare questa benedetta verifica.

Basterebbe guardare dove la pianta fruttifica. Faccio solenne giuramento che l'anno prossimo prendo scrupolosi appunti sulla fruttificazione del kiwi. La potatura non e` un processo finito nel tempo. Il gesto del tagliare e` solo l'apice di tutto il procedimento.

La potatura dura tutto l'anno. Comincia con l'osservazione. Ci si siede davanti alla pianta e la si guarda. Si cerca di capire. Piu` cose vediamo e capiamo della nostra pianta, piu` sara` efficace la potatura.



Il kiwi necessita di una potatura drastica. Soprattuto i rami vecchi, e quelli troppo in alto. Cercare di mantenere la pianta entro certi binari e` un presupposto essenziale. Altrimenti dovrete chiamare i pompieri per raccogliere i kiwi.

Mantenere un certo ordine per questa volta e` lecito.


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sabato 14 novembre 2009

Si comincia


Iniziano i lavori dell'inverno. Oggi ho cominciato a dare la prima botta ai kiwi. Ovvero la potatura delle piante. Prima fase: defogliazione. Il bel tempo che si e` protratto a lungo, e un leggero anticipo nell'inizio dei lavori, hanno fatto si che ci fossero ancora le foglie sui kiwi.

Solo con i rami e bel grattacapo trovare il bandalo della matassa, se poi ci sono anche le foglie diventa delirante. Ho quindi optato per una rimozione manuale delle stesse. Cosi` da avere uno scheletro grossomodo nudo da poter esaminare.

Facendo cio` mi sono attirato le strameledizioni degli dei. Essendo questa una delle tre azioni inutili da non fare mai. Per chi fosse interessato le altre due sono: scuotere le piante di noci per farle cadere a terra, e uccidere le persone. Lascio al lettore l'arduo compito di capire il motivo di questi tre divieti.

Dopo di che sono passato alla prima sgrossatura. Che ho dovuto interrompere per il sopraggiungere dell'oscurita`. Ci sono piu` scuole di pensiero sulla potatura del kiwi che stelle nel cielo. Come vado dicendo ormai da anni, non esiste la potatura giusta.

Se la pianta fruttifica e non muore, allora va bene, nonostante tutti gli insulti presi dai guru della potatura. Di norma questo lo si vede l'anno successivo, quindi resta un buon margine ai suddetti guru per sparlare del vostro lavoro.

Kiwi, actinidia, yang-ta. Molti nomi per una pianta splendida. Ci sono un paio di cose da capire prima di iniziare la potatura. Prima di tutto va detto che il kiwi fruttifica sui rami di un anno, un po' come la vite. Quindi si puo` cominciare con l'eliminare tutti i rami vecchi di due anni che non daranno piu` frutti.

To be continued...


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giovedì 12 novembre 2009

Leggere


L'unico aspetto positivo dell'inverno e` che si ha piu` tempo per leggere. Quando cala la tenebra, ormai gia` alle cinque, niente e` piu` piacevole che seppellirsi sotto un cumulo di coperte con un buon libro.

Leggere e` di fondamentale importanza per l'ortolano. Per lavorare nell'orto occorre una menta dinamica ed elastica. Il cervello va tenuto sempre in esercizio. Zappare con forza non e` l'unica cosa che conta.

Non importa se il libro che avete scelto parla di orticoltura, ma se volete avere uno splendido orto dovete leggere con costanza. Se poi il volume e` incentrato sulle tematiche dell'orto ancora meglio.

Vi voglio segnalare questo, a mio giudizio, fantastico libro. Lo sto leggendo in questi giorni. Non e` un manuale pedante, piuttosto un pacato e amorevole racconto di vita vissuta. Vissuta negli orti e nei giardini.

Il vero giardiniere non si arrende. Cronache di ordinaria pazienza.

di Pejrone Paolo



Normalmente non mi interessano i giardini e i fiori. Amo solo le piante che danno frutto. Anche se molti fiori si possono mangiare, e pare che stia diventando sempre piu` di moda, io preferisco restare sul classico. Almeno in questo ambito.

Non riesco a ricordare dove ho preso la dritta per questo libro. Sono sicuro che si tratta di un blog, ma non ricordo quale. L'appunto l'ho preso il 22 di ottobre. Ho cercato di risalire alla fonte inutilmente. Se il titolare della segnalazione si fa vivo, saro` lieto di tributagli il giusto riconoscimento.

Intanto, come capita spesso, nel cercare una cosa ne ho trovata un altra. Ho scoperto che questo e` il secondo libro di Pejrone che tratti di orti e giardini. Erbaviola fa una splendida recensione a questo link.


Dalla teoria alla pratica. Non mi sono arreso. Ecco un altro cavolfiore. Insperato, e forse per questo ancora piu` amato.



Buona lettura


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sabato 7 novembre 2009

Pazienza


Non ci speravo quasi piu` ormai. Invece ecco il primo raccolto di cavoletti di bruxelles. Non saranno tanti, non saranno belli ma saranno mangiati con gusto dal sottoscritto. Li ho raccolti sotto una pioggia che non da' tregua.


Ultimi tre cachi rimasti su un totale di sette. Annata magra. Non sono ancora perfettamente maturi, ma visto il tempo che gira ho pensato fosse meglio toglierli. Continueranno a maturare sicuri e al caldo dentro casa.

Piccola riflessione di novembre. A volte penso che si abbia troppo fretta di togliere le colture improduttive. Io non avrei messo un euro sulle mie piante di cavoletti. Eppure oggi hanno dato frutto. La frenesia sta entrando nei nostri orti. Produci? Ti lascio al tuo posto. Smetti di produrre? Ti tolgo il giorno stesso.

Ho potuto cogliere le zucchine fino a novembre per il semplice, e non scontato, fatto che avevo lasciato le piante a dimora. Abbiate un po' piu` di pazienza con le vostre colture. La fiducia viene sempre ripagata. Non sono distributori automatici, ma creature viventi. Se penso alle piante e agli alberi nel campo, non posso fare a meno di pensarli come amici.


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mercoledì 4 novembre 2009

Cavolfiore


Ecco qua un bel cavolfiore. Lo volevamo bianco. E`proprio bianco.
:-)

Desciavu`


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lunedì 2 novembre 2009

November rain


Anche questa e` fatta. Kiwi a terra, sani e salvi. Dopo la raccolta si e` scatenato l'inferno, pioggia fitta e costante senza soluzione di continiuta`. Piove, governo ladro!

I kiwi di quest'anno sono un po' meno di quello che mi aspettavo. Ma un po' piu` di molti altri che mi capita di vedere in zona. Mi devo un po' bacchettare, perche` la colpa e` in parte mia. Non ho bagnato con la giusta perseveranza. Nella frenesia dell'estate il kiwi a patito la mia disattenzione.

Anno eccezionalmente caldo, a cui doveva corrispondere un'eccezionale irrigazione. Soprattuto perche` il kiwi ha radici molto superficiali che non riescono a pescare acqua in profondita`. Questo mi da` il destro per parlare del sistema irriguo per il kiwi.

Procuratevi un grosso bidone, un tubo in gomma, raccordi, un tubo in ferro. Posizionate il bidone vicino alle piante di kiwi e riempitelo di acqua, meglio se acqua piovana di recupero. Prima avrete avuto l'accortezza di praticare un foro alla base del bidone. Nel foro va inserito un raccordo, al raccordo il tubo in gomma.

Prendete il tubo in ferro o plastica, con un diametro di qualche centimetro. Fate dei piccoli buchi lungo tutto il tubo. Tappatelo da un estremita` e attaccate il tubo in gomma nell'altra. Mettete il tubo rigido forato alla base delle piante di kiwi. Assicuratevi che tutte le pendenze giochino a vostro favore.

Cosa vi siete appena costruiti? Un sistema per innaffiare i kiwi in modo lento e continuo, adatto la tipo di radici di questa pianta. Goccia a goccia. Riempite il bidone il giorno prima in modo che l'acqua abbia il tempo di scaldarsi, altro aspetto che il kiwi gradisce molto. Non bollente, ma a temperatura ambiente. Ho parlato del rubinetto? Direi che e`molto piu` comodo se lo mettete.

Un po' caotico nella spiegazione? Tutto voluto, cosi` dovete metterci del vostro, e sicuramente ne verranno delle migliorie. :-P


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domenica 1 novembre 2009

Verza e cavolfiore


Temperature in calo e aumento dell'umidita`. Due fattori chiave per la crescita delle verze. Oggi il primo raccolto. Che sancisce ufficialmente l'inizio dell'inverno. Quest'anno per ora non si e` ancora vista l'amica cavolaia. E credo che ormai siamo fuori tempo massimo.

Dopo piu` di anno che scrivo in questo blog, comincio ad apprezzare aspetti a cui non avevo pensato. Trovo un certo gusto nell'andare a vedere cosa ho fatto/seminato/raccolto l'anno scorso. Cosi` ho scoperto che nel duemilanove ho raccolto la prima verza il primo novembre. Coincidenza?



Anche i cavolfiori hanno avuto giovamento dal cambio climatico. In settimana ci sara` il primo raccolto. Nonostante le piante si presentano brutte e malate, il frutto non manca. Come dico spesso a quelli che mi dicono "ma che brutte foglie", non sono le foglie che si mangiano :-P


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